Circenses ante omnia | GIOVANNI SPAGNOLI | Maria laura Spagnoli

CIRCENSES ANTE OMNIA

 

Il GR2 delle 7,30 di domenica 23 Giugno ha dato notizia che la squadra di calcio del Castel di Sangro, un piccolo Comune in provincia de L'Aquila, di 5.000 abitanti,  stata inopinatamente promossa in serie "B".

La notizia, sorprendente dal punto di vista agonistico e quanto mai comprensibilmente entusiasmante per gli abitanti del piccolo centro abruzzese, resterebbe, per uno che, come me, di gioco di calcio si interessa molto marginalmente, confinata fra le tante che non incidono in modo particolarmente rilevante sulla tranquillità del sonno notturno, se la stessa, nel corso della cennata trasmissione radiofonica, non fosse stata seguita da una breve intervista con il sindaco del "fortunato" paesino, che ha annunciato, fra i provvedimenti urgenti da adottare dopo la conquistata promozione, quello di "adeguare il locale stadio" alle esigenze agonistiche che tale straordinario avvenimento sportivo deve necessariamente comportare.

Ed  proprio sulla scontata necessità di trasformare uno stadio di paese in uno che solo poche città capoluogo di provincia si possono permettere, che vorrei fare qualche considerazione.

Non m'intendo di preventivi, tanto meno di quelli che possono riguardare impianti sportivi, ma, ad occhio e croce, non credo che, nella fattispecie, possa trattarsi di cifre con meno di otto/nove zeri.

Questo, per rendere una piccola struttura sportiva di un centro di 5.000 abitanti degna di accogliere gare agonistiche della serie cadetta.

Sono quasi certo di suscitare le ire di tutti i tifosi del calcio di ogni serie e categoria, ma mi chiedo: vale la pena (e la spesa!) di affrontare l'esborso di notevoli cifre (non so chi dovrà pagarne lo scotto, ma  scontato pensare alle tasche di Pantalone!), se, come  facile prevedere, la squadra del Castel di Sangro non potrà conservare per pi di una stagione calcistica la permanenza nella serie cadetta? E' possibile che il paesino abruzzese non abbia nulla di pi utile alla collettività ed urgente cui economicamente far fronte?

In Amelia si fa un gran parlare dell'impegno strutturale e finanziario che comporterebbe la conservazione alla vista di tutti della strada basolata recentemente rinvenuta lungo il corso cittadino.

Posso maliziosamente pensare cosa sarebbe successo se, anzichéŽ la scoperta della strada romana, la pur brava squadra di calcio dell'Amerina fosse stata promossa in serie "B"?

 

(Luglio 1996)

© Giovanni Spagnoli 2013